Oggi alle 11 presso la chiesa della Croce Nera alla presenza di un folto pubblico e delle autorità rotariane e cittadine è stata inaugurata la mostra espositiva organizzata per il sessantesimo anniversario della fondazione del club cittadino.
Monthly Archives: Giugno 2016
Visita al museo di Casa Cavassa con gli amici di Digne
Saluzzo Sabato 18 Giugno: gli amici del Rotary di Digne Les Bains, in compagnia di alcuni soci del Rotary di Saluzzo, durante la visita al Museo civico di Casa Cavassa.
Il Rotary Saluzzo compie 60 anni
Il Rotary Club di Saluzzo festeggia il sessantesimo anno di vita, dal giorno della sua inaugurazione ufficiale, il 26 giugno 1956, con il primo presidente Nino Bonelli. Per ricordare questa ricorrenza e ripercorrere il cammino che il sodalizio ha condotto in questo sessantennio, il presidente, Paolo Francese e il Consiglio Direttivo hanno organizzato un fine settimana di celebrazioni, il 18 e 19 giugno, coincidente con l’annuale scambio con il club gemello di Digne les Bains, che vede, quest’anno, gli amici francesi ospiti a Saluzzo. Le celebrazioni si apriranno con la conviviale di sabato 18 giugno, alle 20 presso il Ristorante Interno 2 di Saluzzo con i soci del Club di Digne e culmineranno con l’apertura della mostra “I sessant’anni del Rotary Club a Saluzzo”, presso la Chiesa della Croce Nera, in piazzetta San Nicola. La mostra, gratuita e aperta al pubblico, vuole ripercorrere la storia del club, ricordando i presidenti e i soci che la hanno segnata, ma soprattutto intende illustrare il presente del gruppo, con le sue molteplici attività a favore della società e tracciare le linee sua evoluzione futura.
La mostra, sarà inaugurata, alla presenza delle autorità locali e rotariane, domenica 19 giugno alle 10 e sarà visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,30. “Per la sua collocazione è stato scelto un luogo di grande suggestione, posto nel cuore di Saluzzo e con le porte aperte sulla città – spiega il presidente Paolo Francese– per simboleggiare la volontà del Rotary Club di Saluzzo di non porsi come circolo esclusivo ed elitario, ma come associazione di servizio, profondamente radicata nella società saluzzese, aperta e attenta alle esigenze e alle emergenze del territorio e della collettività”.
I soci saranno a disposizione del pubblico durante l’orario di apertura della mostra per illustrare la storia del club, raccontare le attività attuali e presentare le linee progettuali individuate per i progetti futuri.
Visita al museo Pietro Micca e il Pastiss
Sabato 11 giugno, 25 soci del club di Saluzzo hanno visitato La cittadella di Torino, Il Museo Pietro Micca e il Pastiss. La Cittadella è stata una fortezza sabauda simbolo della resistenza del ducato di Savoia nella Guerra di successione spagnola ed al centro dell’assedio del 1706 da parte dell’esercito franco-spagnolo del re Luigi XIV. Venne commissionata dal duca Emanuele Filiberto “Testa di Ferro”, che intendeva dotare la città di moderne difese urbane dopo lo spostamento della capitale del ducato da Chambery a Torino. Il Forte Pastiss era una casamatta posta a protezione ravvicinata della Cittadella costruito tra il 1572 e il 1574. Esso consisteva in una “casamatta di controscarpa”, cioè una fortificazione posta all’esterno del fossato dalla quale si potessero colpire alle spalle i nemici che si fossero calati nel fossato stesso. Inoltre il forte era dotato di un sistema di contromina che serviva a bloccare l’avanzamento delle “gallerie di mina” del nemico nel sottosuolo. Il Pastiss fu parzialmente distrutto tra l’Ottocento ed il Novecento per lasciare spazio alle fondamenta dei nuovi edifici eretti in quella zona della città. Nel 1958 il colonnello Guido Amoretti iniziò i lavori per permettere l’accesso al pubblico a questa opera attualmente al di sotto del piano stradale. Nello splendido pomeriggio torinese abbiamo potuto rivivere i fatti più significativi di quell’epoca, comprendere con facilità gli elementi caratteristici dell’arte militare del 1600 che hanno permesso ai sabaudi di contrastare l’assedio dei francesi e visitare le gallerie di contromina in cui perse la vita il minatore Pietro Micca. Guida d’eccezione l’architetto Zannoni, massimo esperto delle fortificazioni sotterranee di Torino, che, con grande competenza ed entusiasmo ha raccontato ed accompagnato noi visitatori nelle gallerie mantenute in eccellenti condizioni dal costante lavoro di appassionati e volontari torinesi.”
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